di Virginia Woolf, 1929
«Una donna deve avere soldi e una stanza tutta per sé, se vuole scrivere romanzi». Virginia Woolf parte da questa considerazione e delinea un trattato femminista e ironico sull’autodeterminazione femminile. Scrive queste pagine nel 1929 in un’Inghilterra dove le donne hanno ottenuto da poco nuovi diritti e nuovi accessi all’istruzione; l’autrice analizza e demolisce la società patriarcale del passato e quella in cui lei stessa sta vivendo con una lucidità illuminante. Parte dalla cultura e dall’attività letteraria per ribadire che le donne avevano e hanno bisogno di un’indipendenza economica e uno spazio per sé, autonomo, per poter essere libere di fare quello che desiderano. Un’autonomia non solo pratica e reale ma anche e soprattutto di pensiero, intellettuale.
Virginia Woolf – con uno stile ironico, intelligente e vivace – ci invita a decolonizzare la nostra mente da secoli di cultura patriarcale, dai pregiudizi che facciamo nostri ogni giorno, dai paletti che l’educazione ricevuta ci ha spesso ben fissato in testa.
Il messaggio dell’autrice trapela in tutte le pagine e parla alle ragazze e alle donne del 2020: era ed è tempo di rivendicare, costruire e proteggere uno spazio di libertà e autonomia.
Consigliato da Michela della Casa delle donne di Parma.