Letizia Battaglia fotografa (2022) regia di Roberto Andò [Serie tv]
È bello rivedere il volto di Letizia Battaglia all’inizio e alla fine della miniserie girata dal regista Andò in collaborazione con la stessa Letizia. La grande fotografa muore improvvisamente il 13 aprile del 2022 lasciandoci in eredità le tracce del periodo storico più efferato della nostra repubblica impresso sulle sue pellicole in bianco e nero che hanno fatto il giro del mondo: la vera e propria mattanza di Cosa Nostra nella Palermo negli anni ’70,’80 e ’90. Ma la miniserie racconta anche il percorso umano oltre che professionale di una donna che ha dovuto lottare per la sua libertà in un mondo maschilista, crescendo nella Palermo retrograda del dopoguerra e sposandosi a sedici anni per allontanarsi da una famiglia tradizionalista. Ma l’emancipazione sperata si arresta davanti ai suoi doveri di moglie e madre di tre figlie. Non riesce a continuare gli studi e rimane bloccata in una strada senza uscita con qualche deviazione verso una libertà sessuale che le costerà una denuncia per adulterio. Una mente illuminata ma ingabbiata nelle convenzioni sociali non può trovare pace. Dopo crisi di nervi, psicoanalisi e abbandono del tetto coniugale, Letizia cerca la sua indipendenza lavorando alla cronaca del quotidiano “L’ora” dove avverrà il suo primo incontro con la fotografia, la sua arma di lotta e di salvezza. E poi un periodo milanese col nuovo compagno Santi, il ritorno a Palermo e morti, solo morti da fotografare, da Boris Giuliano a Falcone, dall’omicidio di Pier Santi Mattarella all’arresto di Leoluca Bagarella. Dopo la strage di Capaci, Letizia, ormai stanca e disgustata, è quasi sul punto di distruggere tutte le sue foto. Il suo ultimo colpo giornalistico sarà il recupero nell’archivio di una vecchia foto che comprometterà Andreotti immortalato con il mafioso Ignazio Salvo. Da allora in poi fotograferà soprattutto bambine, alla continua ricerca della bimba curiosa e ribelle che lei era stata.
Consigliato da Giovanna della Casa delle Donne di Parma