Diversi gruppi attivi in tutta Europa nella lotta per il diritto alla casa hanno indetto, per il 27 marzo, una giornata di mobilitazione e ci saranno azioni ed eventi in parecchie città.
La Rete Diritti in casa sta organizzando a Parma un presidio in piazzale Corridoni dalle ore 10.00, ovviamente nel rispetto delle distanze e dei dispositivi di sicurezza anticovid (mascherina obbligatoria e gel per disinfettare microfono e mani dopo ogni intervento).
Come Casa delle donne abbiamo deciso di aderire convintamente a questo presidio perché quello della casa è un problema che si fa sempre più urgente e drammatico. Solo nei giorni scorsi, ad esempio, diverse donne si son rivolte a noi perché colpite dal dramma di non avere casa. Una di loro, madre di tre figli piccoli, sta dormendo da febbraio al dormitorio comunale che apre alle 8 di sera e chiude alle 8 di mattina, lasciando lei e i suoi bambini senza un tetto per tutto il giorno con il gelo e un’epidemia in corso.
Noi pensiamo che una società sana non dovrebbe permettere cose simili e se le istituzioni non riescono a garantire una vita dignitosa alle persone, allora le persone dovrebbero mobilitarsi e fare pressione sulla classe politica che ci governa e amministra perché imposti una politica per la casa seria che metta le persone prima del mercato. Solo a Parma ci sono 52.000 alloggi sfitti: che si utilizzino per far fronte a questo dramma!
Concordiamo infatti con la Rete diritti in casa nel pensare che il peggio debba ancora arrivare e quando, il 30 giugno, ripartiranno gli sfratti sarà davvero una tragedia sociale: in questo periodo solo la Rete ne dovrà affrontare 13 in due mesi, tutti esecutivi e senza soluzione alternativa.
La Casa delle donne, quindi, sabato 27 marzo sarà in piazza con il proprio striscione e chiediamo a tutt* coloro che ci hanno sostenuto in queste settimane di tesseramento di fare lo stesso, per combattere con noi questa battaglia per un’umanità migliore e con le giuste priorità.