Spiega la regista Maite Alberdi: “In Cile, nel XX secolo, la maggior parte delle donne condannate per omicidio veniva graziata dalla giustizia semplicemente perché erano donne. Condannarle avrebbe dato loro visibilità. Le grazie facevano sempre riferimento alla follia delle assassine, ma nessuno ascoltava davvero le loro ragioni”.
Scelto dal Cile per rappresentare il Paese agli Oscar 2025 e basato su eventi reali, il film, in originale “En lugar de la otra”, racconta la storia di Maria Carolina Geel, scrittrice controversa che uccide il suo amante nella Santiago del 1955 e come le altre graziata dopo poco tempo.
Ma è Mercedes la vera protagonista, la timida segretaria del giudice che segue il caso, moglie di un marito insensibile, madre di due figli egoisti e impiegata in un ambiente di lavoro sessista. Le viene detto di indagare sulla vita della Geel e, per questo, ha la possibilità di ispezionare anche la sua lussuosa casa. Inizia, però, a restarci sempre di più identificandosi con la scrittrice al punto di indossare i suoi abiti alla moda e i suoi trucchi, iniziando una sorta di “revisione” della propria condizione di donna invisibile. Non è l’evento criminoso il fulcro del film ma la crescente consapevolezza di sé e il percorso interiore di Mercedes, interpretata magistralmente da Elisa Zulueta.
Maite Alberdi (classe 1983) è una regista, produttrice, documentarista e sceneggiatrice cilena.
Consigliato da Giovanna della Casa delle donne di Parma