a cura di Ilaria Boiano, Caterina Botti, Futura Editrice 2019 – [LIBRO]
La libertà di scelta e l’autodeterminazione delle donne sono state fortemente messe in discussione in questi anni, in Europa e nel mondo. La possibilità per le donne di interrompere la gravidanza, messa nuovamente sotto attacco da una serie di politiche conservatrici attuate in diversi stati sul piano legale, sociale e culturale, torna ad essere una questione cruciale. Ed è di questo che si parla nel saggio del 2018 curato da Caterina Botti e Ilaria Boiano, coevo del famoso congresso sulla famiglia tenutosi a Verona, esempio politico di quello che le destre oggi stanno portando avanti. Il volume, con il prezioso contributo di filosofe, avvocate, antropologhe, ricercatrici universitarie – che firmano gli “articoli” che compongono la pubblicazione – si propone come riflessione sulle esperienze maturate in Italia e in altri paesi nella cornice di un dibattito politico, giuridico e filosofico più articolato, che si interroga sui modi di rappresentare la questione dell’aborto, la soggettività e l’autodeterminazione femminile. Il volume si divide in due parti. Nella prima “L’aborto tra politica, diritto ed etica” si ripercorre il cammino dall’istanza di depenalizzazione dell’aborto, alla legge 194 (“compromesso tra autonomia della donna e controllo statale”), agli ostacoli nella sua applicazione (obiezione di coscienza), al rischio del ritorno all’aborto clandestino, all’attacco dei pro-life e alla discussione sullo statuto del feto/embrione. La seconda parte “Le pratiche politiche delle donne in tema di aborto, salute sessuale e riproduttiva” è dedicata invece al protagonismo politico femminista in Irlanda, Polonia, Spagna, Brasile, Argentina e Cile dove, attraverso forme di resistenza e sperimentazione inedite, le donne hanno posto un freno a riforme reazionarie e sono state aperte brecce nell’ordinamento per la regolamentazione dell’aborto.
Consigliato da Betta della Casa delle donne di Parma