Asmaa Alghoul è una giornalista, blogger, scrittrice palestinese. Con Selim Nassib, giornalista e scrittore, scrive questa autobiografia e, insieme, la pubblicano.
E’ un’autobiografia severa e dolce con note di allegria e umorismo: state ad ascoltare! La scrittrice ha un papà aperto al mondo e un nonno tenero e protettore ma anche due zii importanti dirigenti di Hamas. Fin da piccola vuole essere autonoma e imposta tutta la sua vita per esserlo: va a studiare all’estero, impara le lingue, si sposa due volte per poi capire che anche i migliori intellettuali in famiglia, nelle relazioni, possono essere manchevoli. Diventa giornalista e scrive le sue verità senza peli sulla lingua. Ha una figlia, una bambina. Conosce i volontari della pace in Palestina. Vuol loro bene ma li considera dei romantici perdenti. E’ amica di Vittorio Arrigoni e ne piange l’assassinio. Insomma vive e dichiara pubblicamente la tragedia che vive la sua terra. E’ sorvegliata e minacciata ma non demorde. E, alla fine del libro ci dice: “Gaza è sempre stata ribelle, da Sansone in poi….Io ne sono figlia e sono fatta come lei. L’ho vinta io questa guerra, l’hanno vinta i miei figli e i figli di Gaza, perché siamo ancora vivi e ho addosso un vestito rosso!”.
Consigliato da Lina della Casa delle donne di Parma