Argentina 1976: un colpo di stato, organizzato dai comandanti delle forze armate, instaura un vero e proprio regime denominato “Processo di riorganizzazione nazionale”. Vengono ripristinate la pena di morte e la censura e gli oppositori sono costretti alla via dell’esilio. Molti, invece, una volta arrestati, non torneranno più. Saranno i “desaparecidos”.
Argentina 1978: Sofia Borri ha appena due anni quando la polizia militare la sequestra insieme alla madre Silvia Roncoroni, un’architetta militante. La piccola viene restituita ai nonni ma di sua madre non si avranno più notizie. Sarà una dei 30.000 desaparecidos. Sofia raggiunge il padre in Brasile, riescono a ottenere l’asilo politico in Svezia e arrivano in Italia nel 1982.
Sara Poma ha un’altra storia ma un percorso luttuoso ancora tutto da elaborare. Ha perso la mamma quando aveva appena sedici anni ma il dolore è ancora vivo.
Nel 2022 riceve una mail di Sofia che le chiede di aiutarla a ricostruire la memoria della madre. Ha solo una foto sfocata e un racconto scritto dalla nonna. Quindi, per poter “conoscere” Silvia, bisogna tornare là dove tutto ha avuto inizio: in Argentina.
Sara Poma è curatrice di contenuti audio per ChoraMedia e ha realizzato diversi podcast.
Sofia Borri è formatrice sui temi della rottura degli stereotipi e della parità di genere.
Consigliato da Giovanna della Casa delle Donne di Parma