ARRIVAL di Denis Villeneuve (2016) [Film]

12 astronavi arrivano in altrettanti punti della terra. Per capire le loro intenzioni ed evitare la guerra occorre comunicare con gli alieni. Per raggiungere lo scopo, il governo americano si affida al lavoro della linguista Louise Banks (A. Adams) e del fisico Ian Donnelly (J. Renner). Fin dal loro primo incontro si capisce che l’approccio dei due sarà diverso e la collaborazione non scontata. Per lei il fondamento della civiltà è il linguaggio, per lui la scienza.

In una delle prime scene, Louise è all’università e nello spiegare agli studenti le lingue romanze, giustifica la diversità del portoghese con il fatto che per quel popolo la lingua era diretta espressione dell’arte. Ora, visto che ogni lingua ha una sua storia, dovrebbe essere lo stesso anche per quella parlata dagli alieni. Dove trovare allora il punto di incontro? Quale potrebbe essere la loro lingua madre? Perché è anche questo uno dei temi affrontati dal film in cui nello sfasamento temporale tra passato, presente e futuro e dove la fine può essere l’inizio, nel confronto tra il linguaggio lineare degli umani e quello circolare e simbolico degli alieni, si sviluppa il rapporto tra una madre e una figlia che trovano l’intesa in un ‘gioco a somma zero’, quello in cui entrambe le parti hanno un vantaggio.

Se lo scopo è quello di fare un passo avanti sulla strada dell’evoluzione, nella comprensione del mondo, il suggerimento di questo film ipnotico sembra essere quello di accettare di correre il rischio, di cercare il contatto rompendo gli schemi, confidando nella scienza sì ma anche nella forza dell’amore.

Consigliato da Letizia della Casa delle Donne di Parma